LETTERA A MONICA....
Che la politica abbia interesse alla “questione femminile” è indubbio, dal 1946 le donne votano e quindi in campagna elettorale si approntano strategie anche nei confronti di questa parte dell’elettorato.
Che alla politica le donne interessino come specie protetta è altresì vero in quanto si scelgono esemplari di bell’aspetto ….di giovane età… …
Che la politica sia decisamente contraria alle donne capaci al potere è ampliamente dimostrato a partire da Hilary Clinton …per arrivare a Vado con Monica Giuliano..
Quando una donna capace con:
- un curriculum di tutto rispetto,
- un carattere trasparente :la piattaforma si farà e assume un impegno a garantire il minor impatto ambientale possibile,
- un approccio diretto :troviamoci in piazza a discutere sulla Vado di domani,
Su quale piano si va a confrontare la campagna elettorale degli avversari?
Monica sarà il disastro di Vado, con lei arriverà lo scempio del territorio, a buon ricordo delle streghe del medioevo,
Monica sembra capace ma in effetti è una velina che presta l’immagine a interessi e decisioni di altri, senza buona memoria la visione berlusconiana delle donne.
Per sconfiggere una delle peggiori forme di razzismo chiedo alle donne di provare almeno a conoscere la candidata sindaco.
Un’elettrice di Vado Ligure per la garanzia della dignità del genere femminile
SI SONO OFFESI!
Dopo aver trascorso mesi - per non dire anni - a stampare e distribuire volantini che definire “denigratori” nei nostri confronti sarebbe usare un gentile eufemismo, ne è bastato uno - ed uno solo – per suscitare la loro indignata reazione (piuttosto che niente scopriamo – giusto per documentare la loro ricchezza di argomenti – che non gradiscono né la carta che usiamo per la propaganda elettorale né tantomeno le immagini. Vorrà dire che consiglieremo la Sig.ra Giuliano, onde evitare di urtare la loro seriosa suscettibilità, di farsi fotografare al mattino presto, in vesti dimesse ed i bigodini in testa, stampando poi il tutto su carta da pacchi).
In effetti confessiamo spudoratamente di aver esagerato nell’utilizzo dell’immagine di una scatoletta vuota: in fondo, mancando il contenuto, diventa superfluo anche presentare il contenitore.
Ci si chiedono argomenti per confutare le loro “inattaccabili” proposte: proviamo se ci è consentito a darli, a meno che argomentare non sia attività consentita in esclusiva ad una casta privilegiata.
POTENZIAMENTO CANTIERISTICA E PORTICCIOLO DIPORTISTICO: Su i due argomenti le loro proposte non sono diverse da quelle già approvate dall’Amministrazione Comunale ed ulteriormente inserite anche nel nostro programma, con una differenza sostanziale: che le nostre hanno dietro progetti già elaborati, finanziamenti e imprese che li realizzeranno, i loro niente di tutto questo, se non l’ipotetico accesso a futuri e incerti finanziamenti europei.
PORTO PESCHERECCI: la flotta peschereccia ligure rappresenta solo il 4% di quella nazionale, è diffusa su tutto il territorio costiero regionale, caratterizzandosi per una eccessiva dispersione: in questi ultimi anni abbiamo assistito alla riduzione di quasi il 30% della sua consistenza, a cui non sono stati certo indifferenti i costi intermedi della produzione, soprattutto l’aumento del prezzo carburante. Il pescato in Liguria si è quasi dimezzato negli ultimi 6/7 anni, che ha evidenziato ancora di più, per una serie di motivi, una caratteristica del nostro mare, cioè la scarsa pescosità per l’eccessiva profondità delle acque.
Ne sia dimostrazione di ciò l’ubicazione territoriale delle maggiori flotte pescherecce, logicamente collocate nelle zone notoriamente più pescose: Adriatico in primis e Sicilia. Tutto questo in un contesto che vede l’Italia costretta ad importare dall’estero tra il 50% ed il 60% del fabbisogno ittico e Savona, nello specifico, da altre località liguri e dall’Adriatico (Chioggia in particolare). La collocazione costiera dell’industria del pesce non offre quindi nessun vantaggio economico particolare, scarseggiando in loco proprio la materia prima da lavorare: al massimo si potrebbe assistere ad un semplice miglioramento della filiera per una ricollocazione logisticamente migliore di flotta ed attività già esistenti (da Savona a Vado).
IMPIANTO DI STABULAZIONE MITILI (l’utilizzo del termine allevamento era poco esotico o troppo facilmente comprensibile?): Ma come? Fine a ieri a sottolineare la grande pericolosità di movimentare i fondali della rada per la grande concentrazione di metalli pesanti altamente inquinanti, ed oggi, di colpo, un mare divenuto limpido e cristallino, ambiente ideale per allevare molluschi? Senza dimenticare che l’ambiente ideale risultano essere zone lagunari o costiere riparate, alle foci di fiumi per garantire nutrimento ai bivalvi, in ogni caso acque pulite. Quindi, delle due l’una: se il mare vadese è inquinato, non lo può essere solo per la costruzione di una piattaforma.
UN RISTORANTE CON CUCINA TIPICA A BASE DI PESCE: Idea originale: se ne sentiva la mancanza! Ma soprattutto la previsione numerica della nuova ristorazione la dice lunga sulla quantità di pescato destinato a circolare sul posto: un notevole indotto!
Sull’attuale situazione politica della Giunta vadese, giova forse ricordare alcune cose.
Che l’attuale maggioranza sia sostenuta da persone precedentemente all’opposizione, non mi pare una gran scoperta: merita però ricordare che il principale ex avversario politico (il geom Bovero, per non far nomi), per entrarvi non ha mutato di una virgola la sua opinione in materia di sviluppo portuale: in compenso alcuni, per uscirne, hanno fatto svolte di 180°, dimenticando che a documentarne l’incondizionata adesione al P.R.P. ed alla realizzazione della piattaforma esistono atti e firme che lo dimostrano (vedere per credere!). Se la coerenza deve essere elemento per graduare la consistenza etica dei personaggi o per permettere semplicemente di esprimere giudizi sugli avversari e sulle loro idee … beh, in tal caso ci sarebbe molto da dire!
In ogni campagna elettorale, questo Paese non finisce comunque di stupirci, elargendoci ogni volta novelli messia: abbiamo già avuto, nelle più alte sfere, l’onore di incontrare “l’unto del Signore”, per imbatterci poi, nella nostra più modesta realtà locale, nel “moltiplicatore dei pesci” (per adesso solo dei pesci, immaginando che per i pani già si stia attrezzando…ovviamente sempre con la testa sul collo ed i piedi per terra!)
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